Numero Verde
800 250 260
AUTOTRAPIANTO CAPELLI
Con Metodo FUE o FUT (STRIP)
Una chioma folta è sinonimo di bellezza universalmente condiviso, per questo motivo, specie per gli over quaranta, anche un semplice principio di calvizie conferisce l’idea di un invecchiamento prematuro e un segno di declino.
Oggi esistono innumerevoli proposte per arrestare la caduta dei capelli, ma qual’è quella giusta?
Chi assicura risultati concreti?
A chi rivolgersi?
PROGETTOCHIOMA, grazie al lavoro sinergico tra dermatologo, tricologo, biologo e chirurgo plastico, rappresenta un’ancora di salvezza vera e propria, in un mare così densamente popolato di false promesse: una nuova era per la prevenzione e la cura della perdita dei capelli, basata su risultati concreti e non su false speranze.
Autotrapianto capelli con FUE o STRIP (FUT)
La visita
La visita preliminare ha lo scopo di informare il paziente sulle possibili soluzioni alla calvizie, senza spingerlo subito all’intervento di autotrapianto.
Il protocollo Chioma-Rigen, ideato con lo scopo di migliorare e potenziare il bulbo pilifero, è la prima terapia da consigliare in preparazione ad un eventuale intervento chirurgico.
Quale tecnica di autotrapianto sia più idonea, va valutato in base al caso che si ha di fronte.
Lo Specialista deve ricordare sempre al paziente che sia FUT che FUE, portano ad una ridistribuzione dei follicoli piliferi già esistenti senza perderne nessuno .
L’indicazione all’autotrapianto dei capelli è rivolta a uomini con calvizie androgenetica tra il I e il VI grado della classificazione di Hamilton\Norwood e donne con alopecia androgenetica compresa tra il I e III grado della classificazione di Ludwing.
Candidati ideali sono anche coloro che presentano aree cicatriziali o chi vuole rinfoltire sopracciglia, pupe o barba.
Se ci si trova di fronte ad un paziente giovane, occorre rassicurarlo, iniziando una terapia preventiva e rigenerativa come Chioma-Rigen, che garantisce il mantenimento dei propri capelli, arrestando la caduta e rinfoltendo la zona diradata.
Solo dopo questa fase, si può valutare un intervento chirurgico.
L'esperienza di questi ultimi dieci anni sull’autotrapianto dei capelli, ha dimostrato che, su un numero elevato di soggetti, non risolve definitivamente i problemi della calvizie, poiché è necessario "bonificare" l'area da trattare, rendendola idonea all’intervento chirurgico. Per questo motivo, il pretrattamento proposto da PROGETTOCHIOMA, fondato sui principi della medicina rigenerativa, rende vincente la successiva procedura di autotrapianto.
La tecnica FUE
FUE (Follicolar Unit Extraction), è un intervento in anestesia locale, della durata di circa 4 ore.
Suddiviso in tre fasi, il trattamento prevede l’estrazione dell’unità follicolare dal cuoio capelluto, l’incisione e l’impianto nella zona desiderata.
Estrazione
Viene rasata la zona donatrice e, dopo aver somministrato l’anestesia, si procede all’espianto delle singole unità follicolari, per mezzo di un macchinario (punch).
Incisione e impianto
Si procede con l’anestesia della zona da trattare, segue l’incisione e l’impianto nella zona desiderata, secondo il naturale orientamento dei capelli del paziente.
Fase pre e post operatoria
I risultati saranno visibili nei 6 mesi successivi, durante i quali si fisseranno due visite di controllo dal medico chirurgo.
E’ consentito lavare i capelli dopo una settimana dall’intervento.
Si tratta di un metodo molto preciso, che richiede abilità, concentrazione e pazienza da parte del soggetto trattato, assicurarsi, dunque, di mettersi nelle mani di un medico esperto.
La tecnica FUT (STRIP)
La FUT (Follicolar Unit Transplantation), consiste nel prelievo di una striscia (STRIP) di cuoio capelluto dalla zona donatrice, in genere quella occipitale, lunga 16-18 cm con larghezza di 2-3 cm; l’estrazione delle singole unità follicolari e l’innesto nella zona ricevente.
Estrazione e suturazione dell'area donatrice
Realizzata sulla parte alta della nuca, consiste nel prelievo di una striscia di cuoio capelluto lunga circa 16-18 cm.
Segue la suturazione della zona, con una cicatrice, nascosta dai capelli, di 1mm di larghezza.
Nel caso in cui fossero necessari altri interventi, si può riprendere la striscia utilizzando la stessa cicatrice, rasando la zona donatrice e lasciando lunghi i capelli circostanti.
Gli sliver
Si procede con la suddivisione della striscia in sliver (fasce di follicoli), per facilitare il successivo taglio degli innesti.
Taglio degli innesti
Si passa alla separazione degli innesti in base al numero di follicoli da essi contenuti.
Una volta suddivisi, vengono messi in apposite soluzione pronti per essere impiantati.
Incisione e impianto
Le incisioni nella zona ricevente vengono effettuate con appositi bisturi, seguendo una precisa inclinazione, in modo da accogliere gli innesti e consentire una corretta e naturale direzione di crescita.
Infine, si procede all’impianto nella zona ricevente.
IL VALORE AGGIUNTO DEL PROTOCOLLO PCSA
É vero che i capelli trapiantati portano con sé le caratteristiche geneticamente forti delle aree pressoché immuni dagli effetti ormonali geneticamente determinati (sedi di prelievo) ma è vero anche che i bulbi limitrofi a quelli trapiantati, in assenza di terapia rigenerativa integrata, proseguiranno nel loro percorso involutivo continuando a far crescere capelli sempre più miniaturizzati accanto a quelli forti neo trapiantati, riducendo così il vantaggio estetico atteso e rendendo quindi necessarie ulteriori sedute di autotrapianto. Per questo motivo, PROGETTOCHIOMA propone il proprio protocollo a sostegno dell’autotrapianto.